Casina Vanvitelliana, il gioiello architettonico del settecento

Sicuramente in molti conoscono la Casina Vanvitelliana, una piccola dimora realizzata nel 1782 a Bacoli su un isolotto del lago Fusaro. Ebbene, forse non tutti sanno che quest’opera è anche uno splendido esemplare dell’architettura di fine settecento. Fu realizzata da Carlo Vanvitelli, figlio di Luigi Vanvitelli, architetto quest’ultimo tra i più illustri della sua epoca, per volere dell’allora re di Napoli, Ferdinando IV di Borbone. Fu creata quale residenza per i momenti di caccia e pesca dei reali, e la sua conformazione è tra le più originali ed esteticamente affascinanti di sempre. Costruita su una pianta poligonale, la Casina Vanvitelliana dispone di ben tre corpi ottagonali che s’intersecano tra loro. Vi sono terrazzi e vetri che confluiscono all’insieme della struttura una prospettiva davvero suggestiva. La casa è anche costruita su due piani, al primo vi ritroviamo un salone centrale con due ambulacri che hanno il merito di rendere più ampia l’area. Al piano superiore ritroviamo, invece, un ambiente più ristretto ma con egual fascino dato da ben quattro terrazze. Per il pregio delle sue linee ma anche per la bellezza naturale che la circonda, il lago e la rigogliosa flora del territorio flegreo, la Casina Vanvitelliana ospitò nel corso dei secoli numerosi ospiti illustri, come i musicisti Rossini e Mozart, lo Zar di Russia e più recentemente, il presidente della Repubblica Luigi Einaudi. D’altronde, non è difficile arrendersi a tale bellezza e godersela per qualche giorno. Posta a pochi centimetri dall’acqua e collegata alla terra ferma da un elegante pontile in legno, la Casina Vanvitelliana offre, infatti, uno scorcio unico, diventato la cornice ideale per innumerevoli coppie di sposi che, proprio qui, hanno deciso di immortalare la promessa di un amore eterno. Anche il cinema non è da meno nella scelta della location perfetta. Fu proprio qui, infatti, che la regista Lina Wertmüller decise di girare alcune scene del suo Ferdinando e Carolina. Oggi, tra queste mura tardobarocche, continua a celebrarsi l’arte nella sua interezza grazie all’organizzazione al suo interno di eventi quali mostre e concerti.

L’immagine dell’articolo è di Pietro Ricciardi – www.agrocaleno.it. Con licenza CC BY 3.0 tramite Wikipedia – https://it.wikipedia.org/wiki/File:Casina_Vanvitelliana.jpeg#/media/File:Casina_Vanvitelliana.jpeg

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