FLEG

Il movimento con la storia Intorno.

foto fleg

Fleg, Il movimento con la storia intorno ha, alla base della sua ideazione, la promozione e la conoscenza del territorio dei Campi Flegrei attraverso percorsi dinamici realizzati con cuffie wireless. L’attività fisica, declinata con una leggera camminata e esercizi ginnici, consentono di raggiungere siti anche distanti tra loro, e la musica che giunge, insieme alla voce del trainer e della guida turistica abilitata, rende il percorso sempre piacevole ed emozionale. Passaggi e spostamenti reali e ideali nello spazio e nel tempo per vivere e sentire il territorio come patrimonio comune.

Negli spazi appositamente selezionati all’interno dei siti storico-culturali prescelti ci si avvia a sedute più o meno intense di attività fisica, a seconda della fascia d’età del pubblico, e alla narrazione di quei luoghi/monumenti/paesaggi antichi. Luoghi in cui, in una fitta trama, si sviluppano esperienze immersive, emozionali, e in cui le persone sono i protagonisti.

ENTE PARCO

Parco regionale dei Campi Flegrei.

Bacoli - Baia (5) f.to Luca Grassi

L’Ente Parco Regionale dei Campi Flegrei, istituito con decreto del Presidente della Giunta Regionale della Campania. n. 782 del 13 novembre 2003, dotato di personalità di diritto pubblico e sottoposto alla vigilanza della Regione Campania, è guidato dall’architetto Francesco Maisto. Obiettivo primario dell’Ente, “la tutela dei valori naturalistici, agricoli, paesaggistici, ambientali e della biodiversità anche attraverso il miglioramento delle condizioni di vita delle comunità locali e la realizzazione di un equilibrato rapporto tra attività economiche ed ecosistema, per un assetto sostenibile e responsabile”. L’Ente Parco, in tale ambito, è chiamato non solo a compiere azioni di monitoraggio, controllo e tutela del territorio ma, soprattutto, a promuovere attività di educazione, di formazione e di ricerca scientifica, finalizzate ad una corretta fruizione naturalistica del territorio.

 

IL PARCO MONUMENTALE

di Baia.

Alla scoperta delle antiche tracce nel tessuto urbano di Baia. Continuità e sopravvivenza dell’antico nella vita moderna. Dal Fusaro, attraverso le scalette che conducono a Baia, costeggeremo dall’esterno il Parco Archeologico delle Terme di Baia, poi al porto, con affaccio sul Tempio di Vanere, e infine percorreremo il sentiero che ci condurrà su al Parco Monumentale di Baia, dove alcuni studiosi localizzano la villa appartenuta a Giulio Cesare, di cui abbiamo notizia dalle fonti storiche. Tacito, negli Annali, così riporta a proposito della residenza estiva di Cesare “ha la vista dall’alto dei golfi che si estendono sotto”.

Distanza: 3.5 Km

• Tempo 2:30 min

• Adatto per famiglie

• Difficoltà leggera

(breve tratto in salita)

• Passi 4600

• Abbigliamento: vestirsi a strati.

• Scarpe: Ginnastica o da trekking

• Munirsi di borraccia d’acqua

SPIAGGIA ROMANA

Sulla spiaggia del tramonto.

Dall’ingresso del Parco della Quarantena, lungo la spiaggia romana sino ai piedi dell’Acropoli di Cuma, con visita al Tempio di Iside e al Faro Romano. Tante suggestioni lungo la spiaggia con il richiamo alle antiche genti greche che giunsero qui per fondare la più antica colonia magnogreca del Mediterraneo, e poi attraverso la foresta, i nostri passi fanno salti avanti nel tempo sino all’età romana, per giungere ai resti del Santuario di Iside.

 

Distanza: 3.5 Km

• Tempo 2:30 min

• Adatto per famiglie

• Difficoltà leggera

(breve tratto in salita)

• Passi 4600

• Abbigliamento: vestirsi a strati.

• Scarpe: Ginnastica o da trekking

• Munirsi di borraccia d’acqua

PUTEOLI

Alla scoperta delle antiche tracce nel tessuto urbano.

Partenza dal Macellum. Passeggiata dinamica attraverso il centro storico dell’antica Puteoli passando per il porto, giungendo alla rocca del Rione Terra, dove è possibile cogliere appieno la sovrapposizione storica e la rifunzionalizzazione degli spazi nel palinsesto della Cattedrale e nei resti del cd. Tempio di Augusto. Tra le testimonianze che rintracceremo lungo il nostro percorso, tra i più interessanti dal punto di vista geologico, è certamente il Macellum, il cd.  Tempio di Serapide, importantissima testimonianza del fenomeno del  bradisismo che, sin dal IV secolo d.C.,  ha interessato la ripa puteolana.

Tra le testimonianze che rintracceremo lungo il nostro percorso, tra i più interessanti dal punto di vista geologico, è certamente il Macellum, il cd. Tempio di Serapide, importantissima testimonianza del fenomeno del bradisismo che, sin dal IV secolo d.C., ha interessato la ripa puteolana.

Distanza: 3.5 Km

• Tempo 2:30 min

• Adatto per famiglie

• Difficoltà leggera

(breve tratto in salita)

• Passi 4600

• Abbigliamento: vestirsi a strati.

• Scarpe: Ginnastica o da trekking

• Munirsi di borraccia d’acqua

LAGO D'AVERNO

La discesa agli inferi. Percorso attraverso i sentieri di Monte Nuovo e Lago d’Averno

Percorso culturale dinamico. Ci incammineremo alla  scoperta dei sentieri del nostro  vulcano più giovane, il più  recente d’Europa, il Monte  Nuovo, oggi oasi naturalistica. Faremo sedute di fitness e poi giù, alla scoperta della storia,  delle bellezze archeologiche  e naturalistiche del lago  d’Averno.

Distanza: 5 Km

• Tempo 2:45 min

• Adatto per famiglie

• Difficoltà media

(tratto in salita)

• Passi 5400

• Scarpe: Ginnastica o da trekking

• Munirsi di borraccia d’acqua

LAGO FUSARO

Il parco Vanvitelliano del Fusaro, la pista ciclabile e le cd. Grotte dell’Acqua

Distanza: 3 Km

• Tempo 2:30 min

• Adatto per famiglie

• Difficoltà leggera

(tratto in salita)

• Passi 5000

• Scarpe: Ginnastica o da trekking

• Munirsi di borraccia d’acqua

Passeggiata dinamica all’interno del Parco Vanvitelliano del Fusaro in un  vero e proprio salto nella storia a ritroso  nel tempo. Oggi, poi indietro sino ai Borboni con il Parco e la Casina, gioiello di architettura tardo-settecentesca, una  delle ultime opere di rilievo progettate  da Carlo Vanvitelli (1782). E poi, un salto  cronologico più lungo, indietro sino alla  presenza dei Romani nelle testimonianze  che rintracceremo lungo le sponde del  Lago, l’antica Acherusia Palus, la mitica  palude infernale, generante dal fiume  Acheronte, nome già attestato nel III sec.  a.C. E poi potremmo godere dell’aspetto  naturalistico e paesaggistico, con la presenza della lecceta.