Corre in queste ore sulle testate locali la notizia dell’imminente riapertura al pubblico dell’Isolotto di Vivara, una delle più belle isole flegree situata tra Procida e Ischia.
A comunicarlo, a pochi mesi dall’inizio della stagione estiva, è Antonio Carannante, Assessore del Comune isolano, che annuncia anche l’apertura, a breve, del Centro Visite nella Stazione Marittima dove si potranno prenotare le escursioni sull’isolotto e visitare così la bella oasi flegrea. L’isolotto di Vivara, infatti, è una Riserva Naturale ‘Orientata’, cioè riserva da gestirsi con visite controllate cosicché, accanto ad una conservazione del territorio, vi possa essere anche uno sviluppo naturalistico dello stesso.
La riapertura arriva dopo ben 15 anni di chiusura al pubblico dell’area, e sarà preceduta da lavori di messa in sicurezza del ponte che collega Vivara a Procida, e dall’installazione di servizi igienici e telecamere di sicurezza alla porta d’accesso. Ma oltre a questa grande novità, vi è anche un’altra buona notizia per tutti gli amanti dei Campi Flegrei e delle sue bellezze archeologiche e paesaggistiche. Ad essere visitati, infatti, saranno anche gli scavi archeologici micenei, risalenti al XVI – XIII sec. A.C., che testimoniano come tra micenei e popolazione autoctona vi fosse una convivenza pacifica, basata con molta probabilità su un tranquillo scambio culturale e di tecniche artigianali e costruttive. Ciò è testimoniato dai numerosi ritrovamenti di oggetti di ceramica importata; quest’ultima finemente lavorata e dipinta. Ma anche dalla copertura di alcune capanne in loco, la cui conformazione è di tipo egeo pur essendo costruite con tegole in tufo locale. Da questi reperti e da studi susseguitesi nel corso del tempo si è giunti, dunque, alla dimostrazione che Vivara fosse uno scalo marittimo caratterizzato da un inteso scambio commerciale e non solo.
Ma come spesso accade per il nostro territorio, oltre alla storia c’è di più. L’isolotto di Vivara, infatti, è un luogo importante anche per le sue caratteristiche naturali. Non a caso, come preannunciato, con un decreto ministeriale del 2002, fu dichiarato riserva naturale statale e sito di importanza comunitaria, nonché zona di protezione speciale nell’ambito della rete Natura 2000. L’isola presenta, infatti, strutture geomorfologiche e vulcanologiche peculiari, non ancora alterate dall’uomo, con un patrimonio botanico e faunistico di notevole livello. Da un punto di vista logistico, è collegata a Procida dal ponte pedonale che misura circa 100 metri e, con i suoi 32 ettari, offre ai visitatori uno spettacolo cromatico stupefacente, cangiante con l’alternarsi delle stagioni.
Insomma, l’accesso a Vivara è una bellissima notizia, soprattutto per chi ama vivere un polmone verde d’indubbia bellezza ed un piccolo grande gioiello di macchia mediterranea a due passi da casa.
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