Con questo itinerario di circa 10 km. Visiteremo Pozzuoli, partendo dalla frazione occidentale di Arco Felice e visiteremo i principali monumenti, spiagge e attrattive della città che vanta una popolazione di circa 80.000 abitanti.
Terza città più popolosa dell’Italia romana durante i primi secoli dell’impero, l’odierna Pozzuoli o antica Puteoli è il centro più popoloso dell’area flegrea. Partendo da Arco Felice, piccola frazione ad ovest di Pozzuoli famosa per i tanti ristoranti, le spiagge (la spiaggia sabbiosa delle Monachelle è ideale per una passeggiata) e le numerose rovine romane che si trovano lungo il litorale o addirittura sotto il livello del mare a causa dell’attività vulcanica (bradisismo) e grazie alla vivace via Miliscola arriveremo all’incrocio con via dei Campi Flegrei dove pedalando lungo la strada parallela alla costa ma posta ad una quota più alta cominceremo a vedere i primi sprazzi di panorama mentre dall’altro lato della strada passeremo davanti al comprensorio dell’ex- Olivetti, una struttura voluta durante gli anni ’70 dall’allora patrono Adriano Olivetti che per lo stabilimento puteolano provò a costruire una fabbrica a misura d’uomo dove da ogni ambiente di lavoro fosse possibile, per gli operai, osservare il mare per non perdere il contatto con la realtà esterna e godersi uno spettacolo anche durante il lavoro, la fabbrica ha smesso di essere tale da molti anni e ora la struttura ospita uffici e l’istituto Tigem, un ente di ricerca internazionale specializzato nello studio del genoma umano. Poco oltre osserveremo le maestose rovine dello Stadio dell’Imperatore Antonino Pio, costruiti nel II secolo d.C. per ricordare il predecessore di Antonino, l’imperatore Adriano morto a Baia, località non distante da Pozzuoli dove gli imperatori romani possedevano numerose terme per passare le vacanze, i periodi di otium. Successivamente raggiunti il Quadrivio dell’Annunziata, ovvero piazza Capomazza, scenderemo verso il porto di Pozzuoli grazie alla serpeggiante e panoramicissima Via Pergolesi, che nel nome ricorda il grande compositore musicale del XVII secolo scomparso a Pozzuoli a solo 27 anni d’età. Dopo aver apprezzato il panorama mozzafiato, spaziante da Pozzuoli a Capo Miseno, di Via Pergolesi arriveremo alle spalle di una dei simboli di Pozzuoli, il Macellum detto, erroneamente, Tempio di Serapide. La struttura era il mercato costruito dai romani per provvedere alle esigenze della popolosa città tuttavia nel XVIII secolo il ritrovamento di una statua del dio dei morti orientale, Serapide, indusse gli archeologi del tempo a credere che la rovina fungesse da tempio per questo esotico dio. Il monumento è di grande interesse perche oltre alla presenza di colonne di granito egiziano alte 15 metri l’edificio viene usato dai puteolani come “spia” per capire l’andamento del bradisisma (un lento ma costante innalzamento o abbassamento del livello del suolo dovuto all’attività vulcanica): infatti se la corte centrale è allagata dalle acque termali provenienti da una sottostante sorgiva allora il suolo si sta abbassando, se invece il cortile si presenta sostanzialmente asciutto allora vuol dire che si sta andando incontro ad una fase di sollevamento. In seguito ci muoveremo verso il Borgo dei Pescatori, la zona di Pozzuoli che si affaccia sulla centralissima Piazza della Repubblica dove troveremo i miglior bar e pasticcerie per fare una pausa con una sfogliatella o un caffè espresso napoletano, inoltre la zona famosa per i ristorantini di mare è anche il luogo dove meglio si vede l’anima marinara di Pozzuoli, infatti la vicina Darsena è da secoli il quartier generale dei pescatori che si riuniscono spesso nella suggestiva chiesa di S. Maria della Purificazione che domina il porticciolo antico. Dopo aver lasciato Piazza della Repubblica ci sposteremo su via Duomo in modo da raggiungere il centro antico di Pozzuoli, il quartiere costruito su una collinetta chiamato Rione Terra dove i romani impiantarono la città antica di Puteoli. Oggi il Rione è disabitato, purtroppo una crisi bradisismica del 1970 rese inagibili molte strutture costringendo le autorità a far evacuare l’intero quartiere. La tragedia ha però permesso alle autorità locali di recuperare l’intera fetta di città restaurando i tanti edifici storici presenti, come la barocca Cattedrale di S. Procolo, costruita sui resti di un antico tempio romano, e al tempo stesso è stato possibile effettuare scavi archeologici in tutta la zona rinvenendo resti di strade, negozi e terme romane appena sotto le fondamenta dei palazzi costruiti in epoche successive e il Percorso Archeologico del Rione Terra, dalla durata di circa 35 min., vi permetterà di osservare le stratificazioni millenarie che raccontano i 22 secoli di storia di Pozzuoli. Al termini si riprende via Duomo e dopo aver imboccato via Rosini dove avremo una splendida veduta sull’isolotto di Nisida e passeremo davanti a delle rovine romana (Collegia) forse pertinenti a duna piazza pubblica (Forum) arriveremo a Villa Avellino, polmone verde della città impreziosito dalla presenza di un’antica fontana romana. In seguito imboccheremo via Terracciano e da lì vedremo l’ultima meraviglia del Tour, il grande Anfiteatro Flavio di Pozzuoli, forse avviato in una prima fase costruttiva da Nerone ma certamente terminato dagli imperatori della dinastia Flavia, gli stessi imperatori che useranno questo anfiteatro puteolano come modello per il Colosseo, il principale anfiteatro di Roma anch’esso chiamato, appunto, Flavio. Se il Colosseo è il più grande anfiteatro esistente il Flavio di Pozzuoli è il terzo potendo ospitare più di 40.000 spettatori e una visita all’arena e al complesso sistema di sotterranei usati per sistemare le bestie feroci ed i gladiatori dà un’idea della grande capacità costruttiva dei romani. Dopo la visita all’Anfiteatro ci metteremo sulla via del ritorno, infatti percorrendo via Terracciano ritorneremo a piazza Capomazza e li torneremo indietro grazie a via dei Campi Flegrei che con poche deviazioni ci riporterà ad Arco Felice.