Tomba di Agrippina, la dimora di un fantasma alla luce della luna flegrea

Non è la prima e non sarà di certo l’ultima volta che racconteremo i Campi Flegrei quale luogo di storia, incanto e leggenda. Questa terra infatti è per sua natura un percorso suggestivo, ed è proprio su quest’ultima caratteristica che oggi vogliamo soffermarci, narrandovi la leggenda del fantasma di Agrippina, la celebre madre di Nerone, che alcuni riferirono aver visto aggirarsi nelle notti di luna piena, di bianco vestita, sulle livide acque di Baia.
La leggenda, divenuta oggi un’opera teatrale, fu narrata da alcuni pescatori, i quali affermarono di averne scorto lo spettro intento a pettinarsi specchiandosi nelle onde del mare di Baia. Uno spirito irraggiungibile, però, poiché non appena si tentava di raggiungerlo esso scompariva, lasciando dietro di sé una profumata traccia del proprio passaggio.

Il fantasma di Agrippina non ‘apparve’ nei Campi Flegrei per caso. La sua tomba, infatti, fu localizzata proprio difronte al porto di Baia, all’interno di un mausoleo che si scoprì più tardi essere un piccolo teatro, oggi visibile solo in parte.

La struttura, situata sul molo di Marina Grande di Bacoli, risale all’epoca imperiale, ed è parte di una grande villa marittima andata ormai distrutta. L’area in origine fu creato come odeion, ovvero un teatro coperto per l’ascolto o spettacoli mimici. In epoca augustea, tra la fine del I e gli inizi del II secolo d.C., la costruzione venne poi tramutata in un ninfeo di esedra.

Il sito archeologico si compone di tre emicicli posti su vari livelli. Nella quota più bassa c’è un’area coperta da una volta con stucchi, gli stessi riproposti sulle pareti delle nicchie e sulle finestre.
Pur conoscendo oggi le vere origini della struttura, ci piace pensare che accanto vi abiti davvero fantasma tanto importante da turbare l’Imperatore Nerone. Colui che fu considerato l’artefice del più noto incendio della storia e dell’assassinio della sua stessa madre, Agrippina appunto, il nostro misterioso fantasma delle notti di luna piena flegrea.

L’immagine è tratta dal sito: ilmattino.it

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